Better Call Boris episodio 77 – C’è spazio per me?
Siamo praticamente nel terzo anno della terza decade del terzo millennio, sorvolando su quanto di mistico si possa dire su questo periodo storico quello che mi viene da pensare è quanto negli anni abbiamo ribaltato il nostro VIVERE con la V maiuscola.
Pensate di vivere realmente? Quanto tempo dedicate a voi stessi? Prima, la scarsa tecnologia ci imponeva una vita più lenta, ma anche più intensa; un viaggio a cavallo non era solo una transizione, ma una vera e propria esperienza, oggi invece ci spostiamo di kilometri senza nemmeno annusare l’aria che attraversiamo.
Questa evoluzione ci ha portato ad avere più tempo libero direte, se impieghiamo meno tempo a fare le cose allora ne abbiamo più per noi, la logica sarebbe questa, ma purtroppo la società umana ha pensato bene di infilare più impegni, facendo più cose; questo nonostante tutto ci ha sottratto molta vita, quella con la V maiuscola.
Tra il lavoro, la casa, la famiglia e tutto il resto, dedicare tempo a noi stessi è sempre più difficile, come è sempre più difficile incastrare i nostri desideri nel poco tempo a disposizione. Questa condizione ci porta all’argomento di questo video, cioè l’attenzione che possiamo dedicare alle cose.
Essendo sempre più di fretta, impegnati e stressati, abbiamo sempre meno tempo e attenzione per le cose e ci troviamo in modo naturale a selezionare le informazioni che ci arrivano, questa nostra condizione di partenza è equamente contrapposta dall’aumento drastico delle informazioni che ci pervadono.
In questa condizione, la comunicazione che ruolo ha? È meglio giocare bassi ma puntare alla quantità oppure selezionare il pubblico e studiare un messaggio che sia di qualità?
Se non colpisce ormai non è nei nostri interessi, neanche se tappezzassero tutta la città con gli stessi manifesti. Abbiamo visto e sentito di tutto, siamo increduli della maggior parte delle informazioni che riceviamo, anche quando sono vere. Bisogna capire cosa vogliamo dire, a chi vogliamo dirlo e in che modo, solo così otterremo i risultati che desideriamo, perché saremo umani ed empatici, comunicare ai nostri clienti non vuol dire urlare al muro e sperare che i passanti ci sentano, ma guardare negli occhi delle persone e parlare direttamente al loro cuore, questa comunicazione riflette soprattutto una strategia mirata, studiata…ma soprattutto umana, con intenzioni realmente nobili.